giovedì 22 agosto 2013

Wikileaks: Manning condannato a 35 anni di carcere




La difesa aveva chiesto 25 anni di detenzione. Per le sue colpe rischiava un massimo di pena di 90 anni. Assieme alla condanna di 35 anni, la Corte ha sentenziato anche che Bradley Manning viene cacciato con 'disonore' dalle Forze Armate per la esssendo stato colpevole di spionaggio per aver consegnato a Wikileaks il materiale segreto sulle guerre americane.

La sentenza del giudice ha ridotto notevolmente la pena rispetto alle richieste dei procuratori militari che avevano chiesto una condanna a 60 anni di prigione per il militare 25enne. La pena sarà anche ridotta di oltre 3 anni (venne arrestato a luglio del 2010) di carcere preventivo già scontato da Manning.

La sentenza prevede che Manning, che era un analista dei servizi di intelligence militare a Baghdad al momento in cui passò, come lui stesso ha ammesso, 700mila file segreti al sito di Julian Assange, sia congedato con disonore dall'Esercito.

Lo scorso 30 luglio Manning era stato trovato colpevole di 19 dei 22 capi d'accusa che gli venivano contestati, ma assolto da quello più grave, l'aver volontariamente collaborato con il nemico, che gli avrebbe fatto scattare rischiare la condanna all'ergastolo.

La scorsa settimana Manning si era scusato per aver danneggiato gli Stati Uniti con le sue azioni e per "i risultati inaspettati" delle sue azioni.

 La condanna a 35 anni e' una "vittoria strategica significativa", scrive Wikileaks sul suo account d Twitter, in quanto ritiene possa essere liberato in meno di nove anni.

''Quando si parla degli interessi Usa, il sistema giudiziario americano, come nel caso di Manning, prende decisioni ingiustificatamente dure per spaventare altri senza alcuna considerazione per i diritti umani'', ha dichiarato Konstantin Dolgov, responsabile per i diritti umani del ministero degli esteri russo. ''Queste manifestazioni di doppi standard sulla supremazia della legge e dei diritti umani - aggiunge - prova ancora una volta che le rivendicazioni Usa della leadership in queste sfere importanti sono senza fondamento''.

Una sentenza ''ingiustificatamente dura'' e un esempio di ''doppi standard'' nel campo dei diritti umani: così Mosca ha commentato la condanna a 35 anni di Manning, reo confesso di essere la 'talpa' di Wikileaks.

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