venerdì 28 ottobre 2016
Antartide: la più grande riserva naturale al mondo
In Antartide sarà creata la più grande riserva naturale marina del mondo. Si tratta di una superficie di 1,55 milioni di chilometri quadrati nel mare di Ross, che copre circa il 12 per cento dell’oceano Atlantico. La pesca commerciale sarà vietata per 35 anni. La decisione è stata presa dopo un vertice internazionale della Commissione per la conservazione delle risorse dell’Antartico in Australia.
Uno storico accordo internazionale è stato raggiunto da 24 paesi fra cui l'Italia, oltre all'Unione Europea, per creare il più grande parco marino al mondo nell'Oceano Meridionale, nel Mare di Ross presso l'Antartide. E' il risultato raggiunto dopo cinque anni di compromessi e di negoziati falliti, dalla Commissione per la conservazione delle risorse marine viventi dell'Antartide (Ccamlr) che ha concluso venerdì la riunione annuale di due settimane a Hobart in Tasmania.
L’accordo è stato firmato a Hobart, in Australia, alla fine dell’incontro annuale della Commissione per la protezione delle risorse marine viventi in Antartide (CCAMLR), che esiste dal 1982. L’accordo è stato raggiunto il 28 ottobre dopo cinque anni di trattative fra i 24 paesi della Commissione e l’Unione Europea. La riserva sarà attiva per 35 anni, a partire da dicembre 2017: nel 2052 si dovrà decidere se prolungare le misure di protezione oppure sospenderle. La riserva sarà anche la prima zona protetta in acque internazionali.
La creazione della zona protetta nel Mare di Ross era stata proposta dagli Stati Uniti e dalla Nuova Zelanda e finora era stata ostacolata dalla Cina e dalla Russia, che praticano la pesca in quella zona. Le regole di protezione non prevedono però una diminuzione della quantità totale di pesce che può essere pescato nel Mare di Ross, ma vieteranno di pescare nelle zone più vicine alle coste dell’Antartide, cioè quelle più importanti per la sopravvivenza dell’ecosistema, dove si trovano i pesci più giovani. Grazie alle restrizioni le navi russe non potranno pescare gli esemplari più giovani di Dissostichus mawsoni (detto merluzzo dell’Antartico), una specie di pesce che si trova nelle acque oltre il Circolo polare antartico, e così non provocheranno un’eccessiva diminuzione della popolazione; inoltre non priveranno di cibo le orche, che si nutrono appunto di merluzzo dell’Antartico.
La protezione era considerata urgente data l'importanza, per le risorse naturali dell'intero pianeta, dell'Oceano Meridionale, che secondo le stime produce circa tre quarti delle sostanze nutrienti che sostengono la vita nel resto degli oceani. Le acque che circondano l'Antartide sono tra le più incontaminate al mondo, ma sono anche tra le più vulnerabili e il braccio di ferro sul loro destino andava avanti da tempo.
Secondo fonti del Guardian si era parlato di fissare la durata delle protezioni nella riserva per 50 anni, ma la Russia si è opposta. Secondo BBC, la Cina aveva proposto invece di fissare il limite a 20 anni. Evan Bloom del dipartimento di Stato americano ha detto al Guardian che sia gli Stati Uniti che altri paesi avrebbero voluto che l’area protetta fosse permanente, come richiesto dalla definizione di area marina protetta della World Conservation Union – una nota ONG ambientalista – ma non è stato possibile convincere i paesi contrari.
Il Mare di Ross è una baia profonda che molti scienziati ritengono sia l'ultimo ecosistema marino rimasto intatto sulla Terra - un laboratorio vivente ideale per studiare la vita in Antartide e gli effetti del cambiamento climatico sul pianeta.
Nell'Oceano Antartico vivono più di 10.000 specie, tra cui la maggior parte dei pinguini del mondo, balene, uccelli marini, il calamaro colossale e gli austromerluzzi, che sono l'obiettivo principale dei pescherecci che operano in questa regione ai confini del mondo.
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