domenica 18 maggio 2014

Elezioni India dopo 10 anni la destra torna al potere con Narendra Modi



Una lunga maratona elettorale, 551 milioni di votanti,  vince il centrodestra di Narendra Modi e dalle urne esce sconfitto il partito del Congresso, lo storico partito di Sonia Gandhi e dal figlio Rahul. Una vittoria già ampiamente manifestata dagli exit polls. Pertanto le elezioni sono state vinte dal nazionalista indù Narendra Modi, leader del Bharatiya janata party (Bjp, Partito del popolo indiano).

Narendra Modi, 63 anni, ex commerciante di tè di origini umili, governatore dello stato del Gujarat dal 2001, gode di un’enorme popolarità tra gli indiani. Modi è nato a Vadnagar, nel Gujarat, nell’India occidentale, da una famiglia ghanchi, uno dei ranghi più bassi del sistema delle caste che ancora definisce la società in India. Suo padre aveva un negozio di tè.

Fin da ragazzo, Modi ha militato in Rashtriya swayamsevak sangh (Rss), un’organizzazione paramilitare di estrema destra. L’Rss è un movimento molto controverso: è stato dichiarato fuorilegge nel 1948, dopo l’omicidio di Mohandas Gandhi, ucciso da un fanatico indù. E poi di nuovo negli anni settanta. In quel periodo Modi lavorava per l’Rss in clandestinità.

L’Rss fu bandito per la terza volta nel 1992, dopo la distruzione di una moschea a Ayodhya, nel nord del paese, a opera di un gruppo di fondamentalisti indù. In quegli anni Modi passò al Bharatiya janata party (Bjp), un partito molto vicino all’Rss. Nel 2001 venne eletto governatore del suo stato: il Gujarat.

Modello Gujarat. Durante il governo di Modi, il Gujarat si è sviluppato molto da un punto di vista economico. Grazie a una politica di sgravi fiscali e di sostegno all’imprenditoria, l’economia dello stato è migliorata. Tuttavia lo stile dispotico di Modi e le sue idee nazionaliste ed estremiste hanno provocato più di una critica. Gli analisti temono che sotto il suo governo le minoranze possano essere minacciate e la violenza possa essere tollerata. In molti lo accusano di aver ridotto i mezzi d’informazione al silenzio durante il suo governo nel Gujarat.

Modi è anche stato accusato di non aver fermato la strage avvenuta a Godhra nel 2002, dove più di mille musulmani furono uccisi e centinaia costretti a fuggire a causa delle violenze scoppiate dopo che 59 pellegrini indù erano morti in un incendio su un treno.

Tuttavia la promessa di un miglioramento economico, dell’aumento infrastrutture e della mobilità, sembrano aver fatto presa su milioni di indiani, che vogliono che il “modello Gujarat” sia esportato in tutto il paese. Molti economisti, come il premio Nobel Amartya Sen, hanno denunciato la mancanza di redistribuzione della ricchezza che ha riguardato la crescita economica del Gujarat.

"L'India ha vinto, stanno per arrivare giorni belli"." la prima dichiarazione di Modi arriva via twitter. La coalizione del governo uscente, United Progressive Alliance (Upa) ha risentito del diffuso malcontento per il carovita e la corruzione, perdendo consensi soprattutto negli stati chiave dell'Uttar Pradesh, Bihar e Maharashtra che contano la maggioranza dei seggi. "Accettiamo la sconfitta", ha detto il portavoce Rajeev Shukla. "Modi ha promesso la luna e le stelle al popolo. E il popolo ha comprato un sogno".

L'India è stata impegnata in una lunga maratona elettorale, dal 7 aprile al 12 maggio, con una partecipazione record di 551 milioni di votanti pari al 66,38% dell'elettorato, in crescita rispetto ai 417 milioni di cinque anni fa.



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