sabato 14 dicembre 2013

Bild online: “la Russia ha schierato missili atomici al confine con Ue”



Secondo "fonti di sicurezza" citate dal quotidiano tedesco, Mosca ha installato diverse batterie di vettori a corto raggio Iskander-M per testate nucleari. Finora Mosca ha sempre smentito di aver piazzato questi missili nella sua enclave europea e non ha mai confermato neppure le indiscrezioni dei mesi scorsi di Iskander nell'alleata Armenia. Ma nel suo discorso alla nazione Putin ha denunciato che lo scudo anti missile è «difensivo solo a parole».

Tornano venti di guerra fredda in Russia e dintorni, in modo preciso per colpire l’Ucraina, viste le manifestazioni anti-presidenziali.

La Russia avrebbe installato batterie di missili a breve gittata ai confini con paesi aderenti all'Ue, in risposta al progetto europeo di scudo missilistico, scrive il giornale tedesco Bild, citando «fonti della sicurezza». Secondo il quotidiano le immagini satellitari mostrerebbero un «numero a due cifre» di batterie di missili Iskander-M, o Ss 26, dispiegate negli ultimi 12 mesi nell'enclave russa di Kaliningrad e lungo la frontiera con i Paesi baltici.

Secondo la Bild, Putin avrebbe dato seguito alla minaccia e risposto allo scudo antimissile europeo stanziando diversi missili vicino al confine polacco nell'enclave russa di Kaliningrad. Immagini segrete di satelliti mostrano la presenza di questi missili sia a Kaliningrad che lungo il confine russo col Baltico (Estonia, Lettonia e Lituania).

Mosca avrebbe in questo modo messo in atto quanto già minacciato più volte dopo il progetto di scudo antimissile adottato dalla Nato e basato sulla tecnologia statunitense. Lo scudo è da anni il principale pomo della discordia fra Nato e Russia: l'Alleanza sostiene che l'obbiettivo è quello di proteggere i Paesi membri da attacchi missilistici provenienti da Paesi come Iran o Corea del Nord, mentre Mosca lo considera una minaccia alla propria sicurezza.

Non è forse un caso che la notizia arrivi a in contiguità delle tensione Ue-Russia per l'Ucraina in marcia verso un accordo di libero scambio con l'Ue per cui si batte una piazza che sfida le azioni antisommossa della polizia e le resistenze del presidente filorusso Yanucovich. Oggi Sergei Lavrov, ministro degli Esteri di Mosca, grande regista dell'operazione che ha stoppato la minaccia di missili americani sulla Siria, dice che le proteste in Ucraina sono state sproporzionate e definisce "vergognosa" la reazione europea di fronte ad un "fatto totalmente normale" come la decisione di Kiev di non firmare l'accordo di associazione con l'Ue. Il presidente Yanucovich, intanto, solleva Oleksandr Popov, il sindaco di Kiev, per gli scontri in piazza.

L'Unione doganale fra Russia, Bielorussia e Kazakhstan, zoccolo duro della futura Unione euroasiatica perseguita da Putin, discute intanto la creazione di una zona di libero scambio con Vietnam, Nuova Zelanda e Paesi dell'Europa occidentale che non fanno parte della Ue, in particolare Svizzera e Norvegia, dice Lavrov, in una intervista alla tv statale Rossia 24. Il capo della diplomazia russa ha auspicato anche negoziati per un accordo di libero scambio tra l'Unione doganale e l'Asean, l'associazione dei Paesi del sud-est asiatico. Una offensiva commerciale che sembra fare concorrenza alla Ue, con cui Mosca si sta disputando l'Ucraina.

Ricordiamo che i rapporti Ue-Russia, assieme a Unione bancaria e promozione dei prodotti agricoli europei, sicurezza e difesa comune sono alcuni dei temi nell'agenda del Consiglio per la prossima settimana a Bruxelles.

I vettori hanno una gittata di 500 chilometri, una misura sufficiente per colpire alle porte di Berlino. Le stesse fonti di sicurezza riportano che l’installazione dei missili è avvenuta negli ultimi 12 mesi. Il quotidiano tedesco ricollega la decisione della Russia al progetto di scudo anti-missile in Europa.

Vladimir Putin lo aveva detto chiaro e tondo nel suo discorso alla nazione di qualche giorno fa: «Non aspiriamo allo status di superpotenza come pretesto egemonico» ma «nessuno dovrebbe illudersi sulla possibilità di ottenere una superiorità militare sulla Russia, risponderemo a ogni sfida, politicamente e tecnologicamente».

Lo scorso aprile Obama aveva inviato a Putin un pacchetto di proposte all'insegna del 'reset', suggerendo un accordo giuridicamente vincolante per garantire la trasparenza sullo scudo, oltre ad un ulteriore passo nel disarmo nucleare. Una apertura ritenuta non sufficiente da Mosca, che ha sempre proposto uno scudo comune o la rinuncia ad un progetto contro una minaccia ritenuta inesistente.




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