domenica 29 luglio 2012

Yemen, italiano rapito presso l'ambasciata


Stando a fonti di stampa (France Presse) un cittadino italiano, addetto alla sicurezza presso l'ambasciata italiana a Sana'a, nello Yemen, è stato rapito da uomini armati, che con la forza lo hanno costretto a salire in macchina. La notizia, appresa dall'agenzia, è stata poco dopo confermata dalla Farnesina, che ha attivato tutti i canali in loco, ma mantiene il "massimo riserbo" sulla vicenda. Il sequestro è avvenuto nei pressi della stessa legazione diplomatica, nel rione Hadda. I sequestri di stranieri sono frequenti in Yemen; gli autori sono clan tribali che chiedono riscatti. Quasi sempre, gli ostaggi vengono poi rilasciati.

La Farnesina ha confermato. Il ministero degli Esteri, tramite l'Unità di crisi del ministero, ha immediatamente attivato tutti i canali, ma sulla dinamica dei fatti, il ministero degli Esteri mantiene in questo momento ''il più stretto riserbo'' per favorire una positiva soluzione della vicenda. Il rapimento dell'uomo - di cui non si conoscono le generalità - e' avvenuto in una giornata particolarmente caotica e drammatica per la capitale yemenita. Un centinaio di uomini armati, appartenenti a varie tribù, hanno contemporaneamente preso d'assalto il ministero degli Interni, chiedendo di essere arruolati nelle forze di polizia. Il commando ha anche preso in ostaggio alcuni impiegati e li ha rilasciati alcune ore dopo. Secondo il responsabile del ministero, il gruppo si trova tuttavia ancora all'interno dell'edificio.

Anche dopo l'uscita di scena del presidente - l'ex dittatore Ali Abdullah Saleh - lo Yemen continua ad attraversare una fase di violenze e di scontri tra le varie tribù del Paese che si combattono tra loro per il controllo di aree e fette di potere

Un centinaio di uomini armati hanno fatto irruzione nella sede del ministero dell'Interno dello Yemen, a Sana'a. I rivoltosi, appartenenti a una tribù del Sud del Paese, chiedono di essere assunti nella polizia, a titolo di ricompensa per aver contribuito alla rivolta che ha portato alla destituzione dell'ex presidente Saleh. Gli uomini hanno tenuto brevemente in ostaggio alcuni impiegati, ma continuano ad occupare il palazzo.

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