mercoledì 18 luglio 2012

Bulgaria, attentato contro bus israeliano


Per la prima volta da più di sei anni, parenti dei detenuti palestinesi di Gaza potranno visitare i loro cari nelle carceri israeliane. Israele ha acconsentito alle visite in maggio, nell'ambito dell'accordo che ha messo fine allo sciopero della fame condotto dai detenuti palestinesi. Quindi si è dimostrata una sensibile apertura verso i palestinesi.

E dopo poche ore si assiste all'esplosione di un bus di israeliani in Bulgaria.

Un attentato contro una comitiva di israeliani si è verificato subito dopo l'atterraggio di un aereo proveniente da Tel Aviv. Lo ha riferito la televisione commerciale israeliana Canale 10. Le prime testimonianze riferiscono di una potente esplosione che ha investito tre autobus dove viaggiavano turisti israeliani appena usciti dall'aeroporto di Sarafovo. Secondo le prime ricostruzioni, l'esplosione sarebbe avvenuta sul primo autobus, mentre gli altri due sarebbero poi andati a fuoco nel parcheggio. A bordo c'erano 44 persone.

I testimoni oculari parlano però di un uomo salito a bordo insieme ai turisti. Poi l'esplosione e il bus avrebbe preso fuoco. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha accusato l'Iran«Tutti gli indizi portano all'Iran». Il premier bulgaro Boiko Borisov, il ministro dell’interno Tsvetan Tsvetanov e l’Ambasciatore israeliano in Bulgaria stanno raggiungendo il luogo dell'esplosione, mentre da Tel Aviv sta per partire un aereo con equipe mediche. Chiuso l'aeroporto di Burgas.

Uno dei testimoni del dramma, in una intervista con la radio dell'esercito israeliano citata dalla Reuters, propende per l'ipotesi del terrorista suicida, che si sarebbe fatto esplodere entrando nel bus.
La città è un importante centro turistico sul Mar Nero, meta abituale di israeliani e non solo, molto noto per i locali e il divertimento notturno a prezzi molto bassi. I militari israeliani da tempo avevano segnalato la Bulgaria, e soprattutto questa zona della costa, come obiettivo sensibile per attacchi terroristici. Il paese è molto vulnerabile perché i terroristi si possono infiltrare facilmente dalla vicina Turchia.

Netanyahu ha ricordato che l'azione è avvenuta nel 18mo anniversario dell'attentato che devastò un edificio della Comunità ebraica a Buenos Aires e provocò 85 morti. Secondo Israele fu organizzato da Teheran e da Hezbollah.

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