sabato 17 ottobre 2015
Consiglio Sicurezza, eletti cinque nuovi membri non permanenti
Giappone, Ucraina, Egitto, Senegal e Uruguay al Consiglio di sicurezza dell’Onu. Resteranno in carica per due anni a partire dal 1 gennaio. Il Consiglio di sicurezza è formato da cinque membri permanenti e da dieci non permanenti che vengono eletti, cinque all’anno, dall’Assemblea generale.
Quindi l'Ucraina a partire dal 2016 sarà per due anni membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, a seguito di un voto giovedì dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L'adesione dell'Ucraina al Consiglio di Sicurezza Onu è stato accolto da 177 paesi, mentre 14 paesi si sono astenuti dal voto. L'Ucraina era l'unico candidato del gruppo dell'Europa orientale.
Più volte abbiamo assistito all’impotenza - e spesso all’inutilità - delle Nazioni Unite in contesti cruciali come la guerra. A 70 anni dall’entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite e a 60 dalla ratifica da parte dell’Italia, con buona pace del nobile intento per cui è stata creata questa istituzione, l’Onu deve accontentarsi di certificare la sua condizione d’impotenza.
Dire che per 70 anni il sistema non ha raggiunto i suoi obiettivi sarebbe inesatto. Certo, ha garantito la pace globale, anche se a costo dello spostamento di molti conflitti verso la periferia. Certo, ha anche assicurato la decolonizzazione, sostituita da quel rapporto asimmetrico ed ineguale che l’Occidente ha imposto e che è stato perpetuato nell’immobilismo del mondo bipolare e dalla inefficienza dei sistemi economici di comando.
Le Nazioni Unite, nate nel 1945 dal fallimentare tentativo d’inizio Novecento della Società delle Nazioni (il cui risultato fu la Seconda Guerra Mondiale), dovrebbero essere uno strumento “per preservare la pace e la sicurezza collettiva grazie alla cooperazione internazionale”. Ma non funzionano.
La situazione internazionale attuale è segnata da conflitti, interventi militari, violazioni dei diritti delle nazioni e dei popoli, dall'offensiva generalizzata dell'imperialismo per saccheggiare le loro ricchezze nazionali, calpestando il diritto internazionale, tutto con l'obiettivo delle potenze imperialiste di imporre la loro egemonia sul mondo. Gli Stati Uniti e l'Unione Europea, usando come strumento la NATO, fomentano conflitti e guerre in tutti i continenti. Le istituzioni esistenti non sono più adeguate. E non è un caso se molti pensano che l'attuale sistema sia pronto per un cambiamento.
I nuovi membri eletti sono: Egitto e Senegal per i due seggi del gruppo dei paesi africani, il Giappone per il gruppo dei paesi di Asia e Pacifico, l'Ucraina per i paesi dell'Europa dell'est e l' Uruguay per il gruppo dell' America Latina e stati Caraibici.
Gli stati eletti andranno a sostituire Chad, Nigeria, Giordania, Cile e Lituania.
Il gruppo dei paesi dell'Europa occidentale e il gruppo degli altri paesi non hanno subito modifiche (attualmente sono in carica Spagna e Nuova Zelanda), perché i due seggi vengono rieletti negli anni pari. Nella prossima tornata elettorale del gruppo dell'Europa occidentale, prevista appunto per la fine del 2016, correrà anche l'Italia, candidata per il biennio 2017-2018.
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