mercoledì 7 ottobre 2015

El Faro il cargo scomparso nel Triangolo delle Bermuda


L'annuncio della Guardia Costiera statunitense è arrivato implacabile: il cargo El Faro, scomparso il primo ottobre nella zona tragicamente famosa del Triangolo delle Bermuda è affondato alle Bahamas, trascinando negli abissi l'equipaggio composto da 33 persone, durante la tempesta scatenata dal passaggio dell'uragano Joaquin.

Accade proprio alle Bahamas, durante l’attraversamento del famoso Triangolo delle Bermuda. Il Triangolo è ricordato proprio per le storie e le leggende che lo interessano e che riguardano la sparizione misteriosa di navi e aeri.

A dare attenzione a questa zona fu per primo il giornalista Vincent Gaddis, nel 1964, che riportò le sparizioni di una serie di navi e aerei dal 1840. Da qui un susseguirsi di leggende alimentate da idee fantasiose, secondo cui la sparizione sia dovuta agli alieni (tesi sostenuta dallo scrittore Charles Berlitz) o alla presenza di animali sconosciuti. Addirittura sembra anche che Cristoforo Colombo scrisse qualcosa al riguardo. Ma oggi alieni e animali misteriosi centrano ben poco con l’affondamento di “El Faro“.

Le ricerche scientifiche prodotte fino ad oggi, secondo cui la sparizione sia dovuta al passaggio di uragani e tempeste tropicali, è confermata dal passaggio dell’uragano Joaquin, nella zona, e dalla conseguente sparizione dell’imbarcazione. Il mancato ritrovamento della nave è dovuto, probabilmente, all’emissione di gas metano che sembrerebbe capace di “inghiottire” navi e qualsiasi tipo di mezzo. Il Triangolo è frequentato da molti mezzi di trasporto, è la fama che lo circonda attribuisce alla zona molti più incidenti di quanto in realtà ne siano capitati, a causa soprattutto del fatto che non siano stati fissati confini precisi.

Non solo, molto spesso gli scrittori e i registi hanno contribuito a creare questa leggenda “inventando” incidenti e sparizioni mai avvenute o omettendo il ritrovamento di resti. Oggi però nessuna leggenda sembrerebbe avvolgere la misteriosa scomparsa di El Faro, avvenuta dopo il lancio di un SOS. A confermare l’affondamento della nave è il ritrovamento di alcuni salvagenti e contenitori a nord-est di Crooked Island alle Bahamas, che confermerebbero che la zona di ricerca sia quella giusta.

Continuano le ricerche di eventuali sopravvissuti anche se le speranze di trovarli sono sempre più deboli. In mare è stato localizzato un corpo non ancora identificato perché i venti che ancora sferzano la zona hanno reso impossibile il recupero. La Guardia Costiera ha anche ritrovato alcuni giubbotti di salvataggio e due scialuppe, una delle quali danneggiata, ma dei marinai nessuna traccia. Il mercantile, con un carico di container e vetture, era partito da Jacksonville (Florida) ed era diretto a Porto Rico. In apparenza il capitano, definito un ufficiale di grande esperienza, ha deciso di viaggiare nonostante fosse previsto l’arrivo di Joaquin. È possibile che secondo i suoi calcoli fosse sicuro di evitare l’uragano.

Dopo due giorni di navigazione, il cargo si è ritrovato in mezzo alla tempesta dopo il passaggio dell'uragano Joaquin che ha sferzato le Bahamas con venti a 140 km all'ora, prima di diminuire di intensità e dirigersi verso le Bermuda. Il giorno in cui si sono interrotti i contatti con l'equipaggio, il proprietario aveva ricevuto una segnalazione di una perdita di propulsione del natante, che stava imbarcando acqua, anche se in maniera contenuta. A Jacksonville si è tenuta una veglia di speranza e preghiera per i marinai mentre le loro storie raccontate dai parenti commuovono l'America. Come quella di Keith di 33 anni, a breve papà di due gemelli o quella dell'unica donna del gruppo, Danielle Randolph, 34, minuta ma determinata, collezionista di Barbie e appassionata di cucina, ma da sempre innamorata dell'Oceano.

Il cargo battente bandiera americana "El Faro" sarebbe affondato e non ci sono tracce dei 33 membri dell'equipaggio 28 erano cittadini americani, il resto polacchi. Lo hanno fatto sapere le autorità do Washington che si stanno occupando delle ricerche della nave che ha fatto perdere i suoi contatti giovedì scorso dopo essere stata travolta dalla potenza dell'Uragano Joaquin mentre si trovava al largo dei Caraibi.

"Stiamo ancora cercando persone anche se le condizioni per poter sopravvivere sono molto difficili", ha detto capitano della Guardia Costiera statunitense Mark Fedor nel corso di una conferenza stampa.


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