lunedì 9 febbraio 2015

Anonymous attacca Isis oscurati centinaia di account



Attacco hacker nei confronti dei terroristi dello Stato islamico: "Siete un virus, andate annientati". Pubblicata la lista di indirizzi ip che si aggiorna con bersagli e obiettivi centrati. I miliziani di Raqqa bandiscono prodotti Apple: "Ci rintracciano".

Il collettivo hacker aveva già dichiarato guerra ad Al Qaeda e ai terroristi dell’Isis dopo il massacro alla rivista satirica francese Charlie Hebdo. «Attaccheremo e metteremo offline tutti i siti della galassia jihadista», avevano annunciato in un video. E oggi, come riporta MintPressNews, si è passati alla fase due.

L'avevano promesso e hanno mantenuto la parola: gli hacker di Anonymous continuano l'attacco in rete contro i jihadisti dell'Isis, un'azione iniziata dopo gli attentati a Parigi. il gruppo di hacker ha "spento" centinaia di account Twitter e Facebook di presunti appartenenti all'autoproclamato stato islamico e pubblicato indirizzi ip e web della galassia jihadista.


L'Isis è "un virus" e va "annientato": Anonymous e la Giordania uniscono le spade e sferrano un attacco micidiale contro lo Stato islamico, costretto ora a fare i conti con una rete online 'sbranata' dagli hacker e una capacità militare sul campo "ridotta del 20%", con 56 obiettivi distrutti in soli tre giorni. "Attaccheremo e metteremo offline tutti i siti della galassia jihadista", avevano promesso gli hacker anonimi all'indomani della strage di Charlie Hebdo.

Nelle scorse settimane la 'chiamata alle armi' della Legione - come si definiscono - per lanciare l'assalto frontale contro la galassia jihadista. Alle parole sono seguiti i fatti: i social network sono stati inondati dal "Tango Down" dei siti jihadisti oscurati, violati, modificati. Poi gli account, centinaia, di Twitter e Facebook, anche questi attaccati e messi offline.

Infine la 'gogna' pubblica, con la pubblicazione online di una lunga lista di indirizzi ip e email, che ogni ora si aggiorna con nuovi bersagli e obiettivi "centrati".

Il gruppo di attivisti Anonymous dice di aver “spento” centinaia di profili Facebook e Twitter appartenenti a militanti dell’Isis. «Siamo musulmani, cristiani, ebrei», dice una voce metallica in un video diffuso in rete venerdì. E spiega: «Siamo hacker, attivisti, agenti, spie o magari il ragazzo della porta accanto...amministratori, dipendenti, commessi, disoccupati, ricchi e poveri». Una comunità che ha dichiarato guerra alla galassia di propaganda jihadista e ha pubblicato un elenco di siti da bloccare e hackerare. La campagna per “spegnere” l’Isis e Al Qaeda era partita dopo la strage di Parigi nella redazione della rivista satirica Charlie Hebdo. Ma in queste ore l’operazione anti-Stato Islamico (#OpIsis) è passata alla seconda fase.

«L’Operazione Isis continua», recita il comunicato pubblicato dal collettivo. Il fronte di guerra è quello di Internet e delle identità digitali. «Combatteremo i vostri siti, ruberemo le vostre mail, i vostri account. Da ora in avanti non ci sarà più un posto sicuro per voi online. Perché voi siete il virus, noi siamo l’antidoto. Noi possediamo Internet». Nell’esercito di Anonymous ci sono «vecchi, giovani, gay, eterosessuali», un’umanità che comprende «tutte le razze, le religioni e le appartenenze etniche». Un’umanità pronta a combattere: «Noi siamo una Legione (sic), non perdoniamo e non dimentichiamo. Aspettateci».

Il collettivo hacker aveva già dichiarato guerra ad Al Qaeda e ai terroristi dell’Isis dopo il massacro alla rivista satirica francese Charlie Hebdo. «Attaccheremo e metteremo offline tutti i siti della galassia jihadista», avevano annunciato in un video. E oggi, come riporta MintPressNews, si è passati alla fase due.




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