Il direttore di Charlie Hebdo, Charb, aveva scritto il 15 ottobre 2012 questa bellissima poesia-epitaffio-nota (non sappiamo come chiamarla), che abbiamo recuperato grazie ai nostri contatti sui social e grazie a Wayback Machine, il sito che consente di recuperare versioni vecchie dei siti più rappresentative della rete.
RIRE, BORDEL DE DIEU15 Oct 2012
Peins un Mahomet glorieux, tu meurs.
Dessine un Mahomet rigolo, tu meurs.
Gribouille un Mahomet ignoble, tu meurs.
Réalise un film de merde sur Mahomet, tu meurs.
Tu résistes à la terreur religieuse, tu meurs.
Tu lèches le cul aux intégristes, tu meurs.
Pends un obscurantiste pour un abruti, tu meurs.
Essaie de débattre avec un obscurantiste, tu meurs.
Il n’y a rien à négocier avec les fascistes.
La liberté de nous marrer sans aucune retenue, la loi nous la donnait déjà, la violence systématique des extrémistes nous la donne aussi.
Merci, bande de cons.
E questa è la traduzione in italiano:
Dipingi un Maometto glorioso, e muori.
Disegna un Maometto divertente, e muori.
Scarabocchia un Maometto ignobile, e muori.
Gira un film di merda su Maometto, e muori.
Resisti al terrorismo religioso, e muori.
Lecca il culo agli integralisti, e muori.
Prendi un oscurantista per un coglione, e muori.
Cerca di discutere con un oscurantista, e muori.
Non c'è niente da negoziare con i fascisti.
La libertà di ridere senza alcun ritegno la legge ce la dà già,
la violenza sistematica degli estremisti ce la rinnova.
Grazie, banda di imbecilli.
Il direttore di Charlie Hebdo, Stéphane Charbonnier detto Charb, morto nell'attentato di Parigi, aveva scritto nella sua ultima vignetta: "Oggi nessun attentato in Francia, Attendete. Avete ancora tutto gennaio per farvi gli auguri".
Presentimento emozionale o previsione ragionata? Stéphane Charbonnier detto Charb - il direttore di Charlie Hebdo, che ha perso la vita nell'attentato di Parigi - aveva scritto questo nella sua ultima vignetta. "Oggi nessun attentato in Francia. Attendete. Avete ancora tutto gennaio per farvi gli auguri.
Una vignetta - riproposta nel Tweet del corrispondente del Corriere della Sera Stefano Montefiori - che sembra dettata da un destino. Charbonnier aveva 47 anni, aveva dedicato una vita alla satira e alla libertà. La sua rubrica all'interno di Charlie Hebdo era intitolata "Charb non ama la gente".
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