mercoledì 3 agosto 2016

La Groenlandia approfitta del riscaldamento climatico




Articolo segnalato da : Internazionale


Ricordiamo che il ghiacciaio Zachariae Isstrom, nel nord est della Groenlandia, contiene tanta acqua da far innalzare il livello del mare di mezzo metro in tutto il mondo. E sta collassando con una rapidità sconcertante a causa del riscaldamento globale. Secondo uno studio statunitense pubblicato su Science, la massa ghiacciata si sta frammentando in grandi iceberg e questo fa sì che il tasso a cui si sta ritirando sia tre volte maggiore rispetto agli anni precedenti il 2012. Stando ai calcoli della ricerca, ora l’isola gelata si muove a un ritmo di 125 metri l’anno.

Il processo è complesso: Zacharie Isstrom viene eroso sia dall'aria calda che ne scioglie la parte emersa in superficie, ma anche dalle correnti oceaniche. Queste ultime, proprio come l’aria, vengono riscaldate dal global warming, e raschiano inesorabilmente la parte sommersa del ghiacciaio. L’acqua che passa dallo stato solido a quello liquido, ogni anno, è quantificabile in 4,5 miliardi di tonnellate.

Vicino a un fiordo nella Groenlandia occidentale, una centrale idroelettrica è in piena attività per l’acqua in arrivo dallo scioglimento dei ghiacciai. Quest’isola è il luogo più colpito dal riscaldamento globale, ma sta cercando di diventare uno dei pochi posti al mondo a trarne beneficio.

Fuori della centrale di Buksefjord, la più grande di cinque impianti idroelettrici realizzati dal 1993 in Groenlandia nel tentativo di sganciarsi dal petrolio importato, si possono vedere nuotare nell’acqua limpida i merluzzi, che di solito abbondano solo più a sud. Un operaio dell’impianto si prepara a coltivare patate e rape in una terra vicina al Circolo polare artico di solito troppo fredda per qualsiasi cosa a parte i licheni e le renne.

L’isola nell’Atlantico del nord “sta sperimentando un nuovo modo di pensare”, afferma il ministro per l’ambiente Mala Høy Kúko, per trarre benefici dai livelli preoccupanti di scioglimento del ghiaccio che hanno segnato picchi record lo scorso mese di aprile, prima di un mese di maggio più freddo. Il “potenziale idroelettrico aumenterà ancora con il riscaldamento del clima”, ha dichiarato Kúko. La capitale Nuuk trae l’energia di cui ha bisogno dalla centrale di Buksefjord, a 56 chilometri di distanza. Sulla scrivania del ministro c’è la zanna lunga due metri di un narvalo, una balena nota come l’unicorno del mare.

Per i 56mila abitanti della Groenlandia, un’isola gigante grande un quarto degli Stati Uniti, lo scioglimento potrebbe sbloccare risorse congelate e aiutare l’economia, in particolare i settori della pesca, dell’agricoltura, quello minerario, dei cantieri navali e del turismo. “Purtroppo non posso lamentarmi e dire che il cambiamento climatico è un male, perché tutto sommato per la Groenlandia è vantaggioso”, dice Henrik Leth, a capo della più grande azienda privata della Groenlandia, la Polar Seafood, e presidente della confindustria groenlandese.

I profitti al lordo delle imposte della sua azienda nel 2015 sono aumentati da 235 milioni di corone danesi (31,5 milioni di euro) del 2014 a 335 milioni (45 milioni di euro) grazie all'aumento del prezzo dei suoi prodotti principali, i gamberi e l’halibut della Groenlandia.

Il 90 per cento delle esportazioni dell’isola è composto di prodotti ittici e molti cacciatori e pescatori accolgono con favore i cambiamenti delle correnti (dovuti a quanto pare al riscaldamento globale) che hanno portato per la prima volta in vent’anni il merluzzo nella Groenlandia occidentale e lo sgombro in quella orientale.

Il primo ministro Kim Nielsen, a capo di un governo che gode di ampia autonomia nel regno di Danimarca, ha sottolineato “i pro e i contro” dello scioglimento dei ghiacci. Le regioni artiche si stanno riscaldando due volte più rapidamente rispetto alla media globale, in parte perché lo scioglimento di ghiaccio bianco e neve scopre un misto di terreno più scuro e acqua che assorbe ancora più calore.

Cosa ancora più preoccupante per gli abitanti della Groenlandia, lo scioglimento minaccia il sostentamento dei cacciatori indigeni del nord che usano le slitte trainate dai cani e dipendono dal ghiaccio per cacciare le foche. Anche alcuni edifici e aeroporti costruiti sul permafrost sono a rischio.

Lo scioglimento del ghiaccio potrebbe però aiutare il governo a raggiungere l’obiettivo di accrescere la quota di energia idroelettrica, passando dagli attuali due terzi al 90 per cento entro il 2030. Secondo gli esperti del governo, se le centrali potessero estrarre energia direttamente dalla calotta di ghiaccio, potrebbero alimentare una nuova fonderia di alluminio in fase di progettazione e miniere di minerali ferrosi. La centrale di Buksefjord, spiegano, riceve l’acqua da un lago alimentato in larga misura dalla pioggia e dalla neve sciolta, e in minima parte dai ghiacciai perenni.

Il cambiamento climatico potrebbe inoltre accrescere le speranze dell’isola di sviluppare il settore minerario, dalle terre rare al petrolio e al gas, anche se l’abbassamento dei prezzi ha fermato la maggior parte dei progetti in questa direzione. Lo scioglimento della neve e del ghiaccio rende meno complicata la prospezione e migliora l’accesso ai siti. “Aumenteranno le acque navigabili e per le aziende minerarie l’estrazione sarà meno costosa”, afferma Josephine Nymand, una scienziata del Greenland institute of natural resources. L’apertura delle vie d’acqua potrebbe rappresentare una manna anche per il settore turistico, offrendo ai visitatori la possibilità di godere di una vista migliore su ghiacciai spettacolari, come a Ilulissat.

Gli scienziati, inoltre, stanno studiando come sfruttare una parte dei miliardi di tonnellate di sedimenti di colore simile al latte che ogni anno finiscono in mare con l’erosione della calotta. “Potrebbero essere dragati e vendut nei paesi tropicali come fertilizzanti”, afferma Minik Rosing, docente di geologia all’università di Copenhagen.

Secondo gli economisti è difficile determinare gli effetti netti del cambiamento climatico per la Groenlandia, denominata così circa mille anni fa dai vichinghi, durante un periodo di caldo naturale.

In tutto il mondo i ghiacciai si stanno ritirando perché lo scioglimento estivo supera la quantità di neve che cade in inverno e che poi viene compressa fino a formare il ghiaccio. In molti paesi, dalle Ande all’Himalaya, questo provocherà danni alle centrali idroelettriche e all’irrigazione dei terreni.

Tuttavia, anche se secondo il Servizio meteorologico della Danimarca la Groenlandia perde ogni anno un totale di circa 300 miliardi di tonnellate di ghiaccio, le sue riserve sono pressoché inesauribili. Michael Pedersen, amministratore delegato della compagnia dell’azienda di energia elettrica statale Nukissiorfiit, afferma che quest’ultima sta progettando di costruire una nuova centrale idroelettrica per fornire energia alle città di Aasiaat e di Qasigiannguit, nella regione occidentale.

I benefici tuttavia restano imprevedibili, come lo è il cambiamento climatico. I pescatori a caccia di nuovi arrivi di pesce, per esempio, sono in balia di correnti mutevoli spesso piuttosto misteriose. “Tre settimane fa sono uscito a pesca e ho preso molti merluzzi”, racconta Tønnes Berthelsen, vicepresidente della Knapk, un’associazione di pescatori e cacciatori. “Ieri sono andato di nuovo a pesca ma non ne ho preso nemmeno uno”.

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