venerdì 10 aprile 2015

Telefonata tra Obama e Castro: attesa per il faccia a faccia



Un incontro storico, dopo quello tra Fidel Castro e Richard Nixon. Stretta di mano tra il ministro degli Esteri di Cuba Bruno Rodriguez e il segretario di stato americano John Kerry che si sono incontrati a Panama prima dell'inizio del Vertice delle Americhe per un colloquio in cui «sono stati registrati progressi» e in cui i due interlocutori «hanno concordato di risolvere le contraddizioni» che separano i due paesi, come ha riassunto in un tweet il Dipartimento di stato.

I grandi temi aperti sono questi: apertura delle ambasciate, meno restrizioni ai viaggi Cuba/Usa, voli di linea regolari, collegamento marittimo e naturalmente progressiva estinzione dell'embargo.

Quello tra Kerry e Rodriguez dovrebbe essere l'incontro preparatorio di quello tra Raul Castro e Barack Obama in programma tra oggi e domani a margine del vertice. Il senatore democratico della Commissione esteri Ben Cardin ha reso noto che il Dipartimento di stato ha deciso di raccomandare a Obama la rimozione di Cuba dalla “lista nera” dei paesi che sostengono il terrorismo (una misura in atto dal 1982), «un passo importante nei nostri sforzi per forgiare relazioni più fruttuose con Cuba», ha spiegato in una nota, la condizione per la ripresa dei rapporti diplomatici interrotti nel 1961.

La segreteria generale della Conferenza dei vescovi cattolici di Cuba ha annunciato con un comunicato che il Prefetto della Congregazione per il clero, cardinale Beniamino Stella, diplomatico di lungo corso e fidato collaboratore di papa Francesco, visiterà il paese dal 22 al 28 di questo mese accogliendo un invito dei presuli dell'isola. Il cardinale Stella è stato, tra 1993 e il 1999, nunzio apostolico a Cuba.

Si è trattato del bilaterale di più alto livello tra i due paesi da decenni. Cuba punta ad uscire dalla lista nera dei paesi canaglia, per la Cnn gli Usa toglieranno l'Avana dalla lista nera dei paesi sponsor del terrorismo Cuba, Fidel Castro compare in pubblico dopo oltre un anno 10 aprile 2015 Dopo lo storico incontro tra Fidel Castro e Richard Nixon, questa volta potrebbe toccare a Obama e Raul Castro. I due, entrambi a Panama per il Festival delle Americhe, ieri sera si sono telefonati per una conversazione preparatoria al faccia a faccia atteso per oggi. Il riavvicinamento rappresenta per

L'Avana la possibilità di uscire dalla black list, la lista dei paesi sponsor del terrorismo. Un passo che aprirebbe ad una nuova era: apertura delle ambasciate, meno restrizioni ai viaggi, voli di linea regolari e naturalmente progressiva estinzione dell'embargo.  La telefonata, è la seconda fra i leader dei due paesi - di cui la stampa abbia avuto notizia - in più di 50 anni. La prima è avvenuta a dicembre, poco prima dell'annuncio del disgelo con il riavvio delle relazioni fra Washington e L'Avana. Cuba partecipa al summit per la prima volta dal 1962. A Panama sono già al lavoro 35 leader del continente, tra i quali i presidenti del Venezuela, Nicolas Maduro, e del Brasile, Dilma Rousseff.

Dopo aver ricucito le relazioni diplomatiche lo scorso dicembre, ora il tema che preme di più a L'Avana è quello della rimozione dalla lista dei Paesi che secondo gli Stati Uniti sostengono il terrorismo. Oltre a Cuba, iscritta nel 1982, oggi ci sono l'Iran, dal 1984, il Sudan, dal 1993 e la Siria fin dal 1979. Se l'isola dei Castro aspira ad essere eliminata al più presto - come avvenuto con la Corea del Nord, nel 2008, per mano di George W. Bush - deve accettare che oggi non ci sarà alcun annuncio ufficiale in merito. Secondo la CNN, però, il Dipartimento di Stato avrebbe inviato alla Casa Bianca una raccomandazione affinché Cuba venga depennata dalla lista, dopo aver stabilito che negli ultimi sei mesi non ha fornito sostegno ad alcun gruppo terrorista.

Il presidente americano, Barack Obama, ha parlato con Raul Castro al telefono prima del vertice delle Americhe. I due leader avranno l'occasione di vedersi domani, sabato. Lo afferma il vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Ben Rhodes, sottolineando che la partecipazione di Cuba al Vertice e' un fatto storico e mostra l'evoluzione delle relazioni fra Usa e Cuba.

"L'Avana e Washington vanno avanti nel processo per il ristabilimento dei rapporti diplomatici", ha sottolineato il quotidiano del Pc cubano Granma dopo l'incontro tra i ministri degli esteri. Nel breve commento, Granma ricorda l'avvio quattro mesi fa della fase del disgelo nei rapporti e l'apertura "di un nuovo capitolo nella convulsa storia tra i due Paesi".

Quest'ultimo rappresenta l'incontro di più alto livello diplomatico tra Washington e L'Avana da più di mezzo secolo.

Tra Obama e Castro non sono previste riunioni bilaterali, anche se probabilmente i due si daranno la mano nel corso della 'due giorni' americana panamense, summit al quale Cuba partecipa per la prima volta dal 1962 e che conterà sulla presenza di 35 leader del continente, tra i quali i presidenti del Venezuela, Nicolas Maduro, e del Brasile, Dilma Rousseff. Nell'ambito del disgelo nei rapporti bilaterali avviato a dicembre, i riflettori rimangono comunque puntati proprio sui movimenti di Obama e Castro.



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