Alexis Tsipras rompe il fronte europeo del gas aprendo la strada alla partecipazione della Grecia a una pipeline russo-turca dopo lo stop al progetto South Stream.
È questa una delle conclusioni dell’incontro durato circa due ore e mezzo al Cremlino tra il presidente russo Vladimir Putin e il premier greco. I due leader hanno firmato una serie di documenti e poi hanno tenuto una conferenza stampa comune trasmessa in diretta tv.
Durante l’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il premier greco Tsipras, la Grecia non ha chiesto aiuti finanziari alla Russia e Mosca ha detto che potrebbe partecipare a programmi di privatizzazione in Grecia e investire in progetti di infrastrutture. Tsipras e Putin hanno anche parlato della eventuale partecipazione greca al gasdotto che porta il gas russo in Europa.
Tsipras e Putin hanno parlato di Ucraina, ma anche di affari e soprattutto di energia. La Grecia «è interessata alla realizzazione di un prolungamento della pipeline che porti il gas russo in Europa» ha detto Tsipras, un riferimento alla partecipazione di Atene al progetto di gasdotto che attraverserà la Turchia: ogni Stato membro, ha precisato, «ha diritto a firmare accordi bilaterali in campo energetico». Questo progetto può assicurare la «sicurezza energetica rispettando le regole sia della Grecia che dell’Unione Europea».
La sigla di un piano comune di azioni per il 2015-2016 e l’impegno per lo sviluppo dei rapporti bilaterali: sono questi i principali frutti dell’incontro di due ore e mezzo al Cremlino tra Alexis Tsipras e Vladimir Putin. I due Paesi aumenteranno la cooperazione nei settori dell’energia, degli investimenti, commercio, turismo e agricoltura.
‘‘La Grecia non ha chiesto aiuto finanziario alla Russia, ma i prestiti nel quadro della cooperazione sono possibili’‘ ha detto Putin che ha aggiunto che Mosca potrebbe partecipare ad alcuni dei programmi di privatizzazione in Grecia e investire in progetti per la realizzazione di infrastrutture’‘.
‘‘Vorrei chiarire che la Grecia è un Paese sovrano, con un diritto irrinunciabile a esercitare una politica estera multilaterale e a svolgere il proprio ruolo geopolitico come Paese balcanico, mediterraneo, europeo e della regione del mar Nero”, ha detto il premier greco anche in risposta alle critiche ricevute per la sua visita a Mosca.
Tsipras ha ribadito l’interesse nei confronti del progetto ‘‘Turkish Stream’‘, il nuovo gasdotto russo-turco annunciato da Mosca che dovrebbe passare sotto il Mar Nero, anche se nessun accordo concreto è stato raggiunto con Atene. Resta l’embargo alimentare russo, nessuna eccezione può essere fatta per la Grecia in quanto Paese membro dell’Unione Europea.
Tsipras ha più volte sottolineato che la Grecia, pur facendo parte dell’Unione Europea, è un Paese sovrano e quindi ha il diritto di tutelare i suoi interessi nazionali in linea «con il suo ruolo geopolitico di Paese mediterraneo e balcanico». Atene, ha detto, è contraria alle sanzioni imposte dalla Ue a Mosca, una forma di «guerra economica» che non condivide affatto: spero, ha affermato, che sorga «una nuova primavera nelle relazioni tra i nostri due Paesi».
Dal canto suo, Putin ha detto che la Grecia «può diventare un importante centro di distribuzione» grazie al gasdotto russo-turco che Mosca intende costruire con Ankara dopo la cancellazione del progetto South Stream. «La Grecia però non ci ha chiesto aiuto finanziario» ha precisato il leader del Cremlino, il quale ha aggiunto che Mosca potrebbe partecipare ad alcuni dei programmi di privatizzazione in Grecia e investire in progetti per la realizzazione di infrastrutture. Il 2016, ha aggiunto, sarà l’anno della valorizzazione dei rapporti culturali fra Russia e Grecia.
I due hanno toccato anche il tema dell’embargo alimentare. «Non si può fare alcuna eccezione per un Paese membro della Ue», ha detto Putin rispondendo ad una domanda sulla possibilità di revocare l’embargo alimentare russo a favore della Grecia. Putin ha aggiunto però che è possibile seguire la via della creazione di joint venture nel settore agricolo.
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