giovedì 3 luglio 2014

I novant’anni dell’Istituto Luce dal Duce ai Beatles



L’Istituto Luce compie novant’anni. Nato nel 1924 con l’intento di raccontare la vita del nostro paese attraverso il nuovo linguaggio delle immagini in movimento, è oggi il più antico archivio di cinema pubblico al mondo. Decine di migliaia di filmati e tre milioni di fotografie per un patrimonio complessivo di immagini che per quantità e ricchezza di temi, ha meritato nel 2013 l’ingresso del fondo “cinegiornali e fotografie” nel Registro Memory of the World dell’Unesco.

''Le immagini della nostra vita'' Una mostra multimediale con i filmati e le foto più significativi della nostra storia, tratte con sapienza dall'immenso archivio Luce nei suoi 90 anni di storia. Un allestimento originale e dinamico affiancato da retrospettive cinematografiche di grande interesse. Nel Complesso del Vittoriano a Roma dal 4 luglio al 21 settembre 2014.

Il Duce, raccontato nelle infinite pause (e smorfie) dei suoi discorsi. Le lezioni dei Cinemobile che insegnavano ai contadini anche come affrontare una caduta da cavallo. Il fragore del bombardamento di Cassino in presa diretta. Ma anche le Olimpiadi a Roma del '60, i giovani pazzi per i Beatles in concerto e la sfilata dei nostri grandi divi, da Totò alla Loren, Anna Magnani, Federico Fellini, Vittorio De Sica, Nino Manfredi. C'è tutta l'Italia dell'ultimo secolo e la sua grande trasformazione in ''Luce come L'Unione Cinematografica Educativa e ancora oggi, con il suo infinito archivio di foto e filmati, memoria e ''occhi'' del nostro passato e presente.

''E' una mostra fantastica, che ci fa ripercorrere tutta la storia d'Italia'', esordisce il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini, passeggiando tra i totem con alcune delle più belle scene del nostro cinema e i filmati storici con cui i contadini siciliani degli anni Venti videro per la prima volta Venezia.

Ecco allora che, pescando a piene mani da quell'archivio entrato nel 2013 nella lista dei Memorial of the world dell'Unesco, si viaggia nelle memorie e nei sogni degli italiani, guidati da parole chiave tra centinaia di filmati montati ad hoc e più di 500 fotografie (in mostra anche rarissime lastre fotografiche anni '30-'40). Si va dagli anni Venti di ''città/campagna'' ai Trenta di ''autarchia/uomo nuovo/censura/propaganda''; e poi ''guerra e rinascita'', ''vincitori e vinti''.

E ancora la Camera delle meraviglie, con i viaggi degli operatori Luce, o la camera del Duce, contrapposta alla stanza del Paese reale. Fino all'esplosione del cinema, con centinaia di foto dei nostri più amati divi, trailer e backstage di film. Ma l'Istituto Luce è anche la più antica casa di produzione cinematografica italiana in attività e allora ecco anche una retrospettiva di 130 tra film e documentari, dal 1933 al 2013, che scandirà il calendario fino a settembre. ''Dopo Roma - dice Franceschini - la mostra penso troverà spazio anche all'Expo di Milano. Spero si possa prolungare anche nel periodo scolastico, per portarci i ragazzi delle scuole, prima che diventi permanente a Cinecittà''. Intanto, aggiunge Cicutto, sono tante le richieste dall'estero. ''Nel biennio 2016-2018 - conclude - sarà negli Stati Uniti, in Francia e quasi sicuramente in Germania''

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