mercoledì 29 agosto 2018

Canale della Manica: scontri fra pescatori



Dopo alcuni anni di tregua, è riesplosa la cosiddetta "guerra delle capesante", aspra contesa tra i pescatori inglesi e francesi che operano nel Canale della Manica. Alcune imbarcazioni dei due Paesi si sono infatti scontrate in alto mare, al largo della Normandia, in una vera e propria battaglia navale; in un video ripreso e diffuso sui social da un membro di un peschereccio francese infatti è possibile vedere scene di grande tensione tra gli equipaggi. La schermaglia si è svolta a oltre 12 miglia nautiche dalla costa. Secondo le norme europee, i britannici non possono pescare entro 12 miglia dalla costa francese, ma possono dragare per le capesante nel tratto di 40 miglia di acqua internazionale conosciuta come la Baie de Seine.

Circa 35 pescherecci francesi nella notte hanno circondato cinque imbarcazioni britanniche lanciando sassi e fumogeni. I britannici, rientrati poi nelle proprie acque territoriali senza feriti ma con i pescherecci danneggiati, hanno chiesto la protezione della Royal Navy.

Speronamenti, lanci di pietre, insulti. Il motivo del conflitto è dovuto a una legge nazionale che permette ai francesi di pescare le capesante solo nel periodo tra novembre e febbraio per permettere ai molluschi di riprodursi. Le leggi britanniche invece non porrebbero queste restrizioni: i pescherecci del Regno Unito possono quindi rastrellare i fondali con un vantaggio di due mesi sui francesi.

"Se li lasciamo fare, deprederanno il settore. Devono pescare a ottobre, come tutti noi", dice Anthony Quesnel, comandante di una delle navi che nella notte tra lunedì e martedì ha organizzato una spedizione che hanno contrastato cinque pescherecci britannici al largo della Normandia. "Se ne sono andati", commenta al termine dello scontro Quesnel. "Ma abbiamo vinto la battaglia, non la guerra".

Sulla vicenda è intervenuta anche l'Unione europea, nonostante Bruxelles non possa essere coinvolta direttamente nella contesa. "La pesca alle capesante è regolata a livello nazionale e negli ultimi anni sono state concordate misure di gestione comune tra Francia, Regno Unito e Irlanda - ha affermato il portavoce Daniel Rosario- . E' nell'interesse primario dei pescatori che questi accordo siano in vigore. Invitiamo le autorità nazionali a risolvere ogni disputa in maniera amichevole come in passato". L'Unione europea ha chiesto ai Paesi di chiudere con urgenza la disputa in maniera amichevole, come peraltro fatto in passato.

"È necessario discutere la questione intorno ad un tavolo e non in alto mare, dove qualcuno potrà farsi male", ha dichiarato la Federazione britannica delle organizzazioni dei pescatori.

Le ostilità legate alle "coquilles Saint-Jacques" (questo il nome francese del pregiato mollusco) proseguono da tempo, ma negli ultimi anni era stata raggiunta una sorta di tregua tra le fazioni. Tregua clamorosamente saltata negli ultimi giorni; secondo ricostruzioni confermate dalla stessa Marina transalpina, sarebbero stati gli inglesi ad avere la peggio negli scontri, anche perché in forte inferiorità numerica a livello di barche. Dimitri Rogoff, capo dell'agenzia per la pesca della Normandia, ha spiegato che "i francesi sono andati a contattare gli inglesi per dire loro di smettere di lavorare e si sono scontrati". I britannici si sono quindi dati alla fuga.


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