sabato 18 ottobre 2014

Matera la città dei Sassi, Capitale europea della Cultura 2019



Festa in piazza, nel centro storico della Città dei Sassi, all'annuncio della designazione. L’attesa è finita: sarà Matera la città italiana designata a ricoprire l’ambito ruolo di Capitale Europea della Cultura per il 2019. Volti tesi e fiato sospeso fino all’annuncio, comunicato dal ministro Dario Franceschini al Collegio Romano subito dopo la votazione dei 13 membri della giuria, presieduta da Steve Green. L’esito è stato chiaro: 7 preferenze su 13 per il capoluogo lucano.

La capitale europea della cultura è nata nel 1985 per promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico e culturale dei Paesi membri dell'Ue. Ogni anno il titolo viene trasferito a due città di due Stati membri. Nel 2019, l'altro Paese che ospiterà una capitale della cultura sarà la Bulgaria. Matera sarà la Capitale Europea per la Cultura nel 2019 assieme alla città bulgara di Plovdiv. La proclamazione ufficiale da parte dell'Unione Europea avverrà a metà 2015. L'Italia è stata rappresentata come capitale europea della cultura da Firenze nel 1986, Bologna nel 2000, Genova nel 2004.

"La designazione di Matera è un esempio di civiltà e riscatto che da Matera e dal Sud arriva all'Europa". Così il sindaco di Matera Salvatore Adduce. "Non stiamo più a pietire, ma a dare un contributo su come la cultura possa trasformare un territorio - ha detto visibilmente emozionato. Non era un esito scontato, ma l'abbiamo raggiunto grazie al lavoro di tutti.

Ha vinto la città amata da Adriano Olivetti, Pier Paolo Pasolini e Mel Gibson, solo per citare alcuni tra gli intellettuali che ne hanno subito il fascino. L'annuncio della designazione ha fatto esplodere la festa in piazza San Giovanni, nel pieno centro storico della Città, dove in migliaia si sono ritrovati davanti al maxischermo per assistere in diretta al verdetto.

Rilevante sarà l’impatto economico della designazione in termini economici, culturali, di immagine e sociali. Secondo alcuni osservatori l'impatto economico sul territorio di questo titolo è valutabile in circa 30 milioni. In particolare l'incremento medio dei pernottamenti dei turisti nell'anno di designazione è dell'11% e l'effetto benefico è particolarmente sensibile per le città meno turistiche. La crescita è dimostrata nel breve e medio termine, ma si possono avere effetti anche a lungo termine (anche se difficilmente quantificabili) come dimostra l'esempio di Glasgow 1990, che ha avuto una crescita del 50% degli arrivi stranieri, diventando la terza destinazione del Regno Unito, dopo Londra ed Edinburgo.

«È stata un’esperienza formidabile non solo per le città candidate, ma per tutto il Paese», ha dichiarato il ministro nell’affollatissimo Salone del Consiglio Nazionale del Mibact, aggiungendo che «questa è la strada virtuosa da percorrere, con progetti finalmente pensati a lungo termine». Proprio in un’ottica di favorire non solo la cultura ma anche la consapevolezza nei cittadini europei di far parte di un unico, grande patrimonio culturale, anche il presidente Green ha tenuto a sottolineare il buon esito di tutta l’operazione Europa 2019: «Le sei città hanno instaurato ottimi rapporti tra di loro e anche con le candidate della Bulgaria, in un modo eccellente, come non si era mai verificato prima». «È importante che le città non nominate non si scoraggino, ma continuino a lavorare», ha concluso.

Un groviglio di muri, tetti, scale, facciate, caverne, cattedrali barocche e chiese rupestri che precipita verso il fondo. Il caos apparente si scioglie in un'architettura spontanea che ha meravigliato mezzo mondo: Matera è questo e molto altro. Un sole ferocemente antico, scriveva Pierpaolo Pasolini. Una bolla neolitica inframmezzata dai canyon sprofondati nell'altopiano delle Murge. E corsi d'acqua che incidono le gravine come il fiume Colorado in Arizona. Una città ecosostenibile dalla notte dei tempi, con l'acqua piovana raccolta in enormi cisterne e i giardini pensili in stile babilonese punteggiati da piante di fichi. Un giardino di pietra che profuma di cosmogonia, uno sguardo sull'origine e la fine del mondo.

L'Unesco, nel '93, li innalza al rango di patrimonio dell'umanità, inserendoli nella World heritage list. Ma molto prima che gli stranieri li scoprissero furono gli italiani a elevarli a simbolo della miseria contadina e di una «vergogna nazionale» per Palmiro Togliatti. La legge De Gasperi del '53 svuota i Sassi di 16mila abitanti e li trasferisce nei nuovi quartieri di La Martella, Venusio, Serra Venerdì, Spine Bianche.



Nessun commento:

Posta un commento