mercoledì 26 marzo 2014

Ucraina, cresce il rischio di una guerra




Il rischio di una guerra tra l'Ucraina e la Russia «sta aumentando». È quanto ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Andrii Deshchytsia in una intervista all'Abc. «Non sappiamo che cosa ha in mente Putin e quali saranno le sue decisioni. Questo perché la situazione sta diventando sempre più esplosiva rispetto alla settimana scorsa», ha affermato il ministro.

Tra Russia e Ucraina resta dunque alta la tensione. Oggi il il capo del Consiglio di Difesa di Kiev, Andriy Parubi, ha affermato che Mosca ha «ammassato truppe al confine» in vista di un'invasione, ma il vice ministro della difesa russo Anatoly Antonov ha reagito spiegando che il numero di unità militari dispiegate al confine tra i due paesi rispetta «il limite previsto dagli accordi internazionali». Antonov ha aggiunto che delle manovre al confine il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha parlato con il capo del Pentagono, Chuck Hagel, e conn il ministro della Difesa ucraino, Igo Tenyukh, e ad entrambi ha messo in chiaro consistenza e intenzioni delle unità russe alla frontiera.

Intanto, il presidente ucraino, Oleksandr Turchynov, ha chiesto con forza il rilascio del comandante della base aerea di Belbek, in Crimea, catturato dai russi neol corso di un blitz. «Ieri é stato arrestato il colonnello, Yuli Mamchur, un patriota. Esigiamo che si metta fine all'aggressione all'Ucraina e ai nostri concittadini», ha detto Turchynov.

Il premier a interim ucraino Arseniy Yatsenyuk ha annullato la sua partecipazione al Summit sulla sicurezza nucleare in pgogramma domani e martedì a L'Aja per incontrare una delegazione dell'Fmi a Kiev. «Ho annullato il mio viaggio a L'Aja per continuare i negoziati con l'Fmi e completare il programma», ha detto Yatsenyuk in un incontro con i ministri del suo governo all'indomani dell'apertura dei colloqui con la missione del Fondo monetario internazionale. Nel corso del viaggio in Olanda Yatsenyuk avrebbe dovuto incontrare i leader del G7.

Il direttore generale dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, Ahmet Uzumcu, riceverà domani all'Aja il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, a margine del vertice sulla sicurezza nucleare, per fare il punto sul piano per lo smantellamento dell'arsenale chimico siriano già in forte ritardo rispetto alla tabella di marcia inizialmente prevista. Nonostante la crisi ucraina, si sottolinea all'Opac, continua la collaborazione tra Stati Uniti e Russia sul dossier delle armi chimiche siriane, dopo gli accordi raggiunti con Damasco lo scorso autunno per evitare la reazione occidentale all'attacco chimico contro civili a Ghouta il 21 agosto 2013.

Il tricolore della Federazione Russa sventola su tutte le unità da guerra delle quali Kiev disponeva in Crimea. Lo ha annunciato ufficialmente il generale Valery Gherasimov, capo dello Stato maggiore interforze di Mosca, dopo la presa dell’ultima superstite della Marina militare ucraina nella penisola annessa alla Russia. "Alla data del 26 marzo 2014 - ha aggiunto Gherasimov incontrando i giornalisti - le bandiere della Russia sono state issate su tutti i 193 tra distaccamenti militari e sedi amministrative delle Forze Armate dell'Ucraina in Crimea". L'invasione della Crimea ha anche quasi cancellato la marina di Kiev: 51 vascelli sono finiti nelle mani dei soldati russi e all'Ucraina sono rimaste appena 10 navi da guerra.

L'Ucraina è pronta a organizzare esercitazioni militari a cui potrebbero partecipare soldati americani, polacchi, rumeni e moldavi. A prevederlo è un progetto di legge depositato stamane dal presidente ucraino ad interim e presidente del Parlamento, Olekandr Turchynov . Nel progetto si chiede l'autorizzazione dell'organo legislativo per l'ingresso sul territorio nazionale di truppe straniere in vista di sette esercitazioni.

Il ministero degli Esteri russo ha chiesto a Kiev di revocare il divieto agli equipaggi delle compagnie aeree russe di sbarcare negli aeroporti ucraini per riposare durante i voli internazionali, sostenendo che tale pratica "viola le previsioni della normativa internazionale sulle condizioni di sicurezza del volo". Lo riferiscono le agenzie russe. Kiev però smentisce di aver impedito ai membri dell'equipaggio della compagnia russa Aeroflot di scendere da aerei in aeroporti ucraini. Un portavoce dell'agenzia di frontiera ucraina ha fatto sapere che l'unico incidente del genere aveva avuto luogo il 24 marzo, quando nel corso di un controllo dei passaporti era emerso che nei confronti di un membro dell'equipaggio di un aereo russo era stato emesso un divieto di viaggio. In segno di solidarietà, ha aggiunto il portavoce, i sui colleghi rimasero con lui a bordo del velivolo.

Intanto Barack Obama ha sfidato Vladimir Putin. Nella conferenza stampa conclusiva del summit sulla sicurezza nucleare, martedì all’Aja, ha lanciato un messaggio chiaro alla Russia: "Se non si fermerà ci saranno altre conseguenze e altri costi". Obama ha poi ribadito l'unità dell'Alleanza atlantica: "Ci stiamo organizzando -assicura - in modo ancora più intenso per fare in modo che ci siano piani di emergenza e garanzie a tutti gli alleati”.

Un messaggio, quello di Obama, giunto all’indomani della riunione del G7, che si è svolta lunedì sera, a margine del primo giorno del summit sulla sicurezza nucleare. I 7 grandi hanno deciso che se la Russia non cambia strategia resta fuori, temporaneamente, dal G8 che da Sochi si trasferisce a Bruxelles.

Oggi la crisi ucraina sarà sul tavolo del vertice Ue-Usa di oggi, che vede il presidente americano per la prima volta a Bruxelles. Obama incontrerà anche il segretario generale della Nato.

Mosca ritiene che l'eventuale adozione domani, da parte dell'assemblea generale dell'Onu, della risoluzione ucraina che denuncia il referendum in Crimea e la sua annessione alla Russia non avrà "alcun effetto" sulla posizione russa e "complicherà la situazione". Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Ghennadi Gatilov, citato dall'agenzia Interfax.

Sulla crisi ucraina soffia anche la bufera abbattutasi su Yulia Timoshenko. L'ex premier ucraina si sarebbe scagliata contro Putin dicendosi "pronta a imbracciare un mitra e sparare in fronte a questo mascalzone". Una dichiarazione che sarebbe emersa in una telefonata con il deputato del partito (filorusso) delle Regioni Nestor Shufrich, intercettata e pubblicata su internet. A scatenare la bufera però è soprattutto un’altra frase: nella telefonata, l’ex "pasionaria" della Rivoluzione arancione avrebbe suggerito di uccidere con armi nucleari gli otto milioni di ucraini di etnia russa, concentrati per lo più nel sud-est del Paese. Sul suo account Twitter, Timoshenko ha confermato che "la conversazione ha avuto luogo", ma ha precisato che "il passaggio sugli 8 milioni di russi in Ucraina è un montaggio. Infatti ho detto che i russi in Ucraina sono ucraini". Dietro l’intercettazione -  secondo Timoshenko – ci sarebbe l’Fsb, i servizi segreti russi. "Privit (ciao, ndr) Fsb" scrive l'ex premier su Twitter aggiungendo anche una faccina sorridente e scusandosi per il linguaggio "osceno".

L'Ucraina è pronta a organizzare esercitazioni militari a cui potrebbero partecipare soldati americani, polacchi, rumeni e moldavi. A prevederlo è un progetto di legge depositato dal presidente ucraino ad interim e presidente del Parlamento, Oleksandr Turchynov. Nel progetto si chiede l'autorizzazione dell'organo legislativo per l'ingresso sul territorio nazionale di truppe straniere in vista di sette esercitazioni.

Una richiesta che arriva dopo che i vertici militari russi hanno annunciato il pieno controllo di tutte le 193 basi militari ucraine in Crimea.

Dopo l'invasione della Penisola da parte di militari russi e paramilitari pro-Mosca, l'Ucraina si dice allarmata per la presenza di decine di migliaia di soldati russi nei pressi della frontiera orientale e teme un'invasione da quel lato.

All'indomani del summit sulla sicurezza nucleare e del vertice del G7, il presidente degli Usa, Barack Obama, è a Bruxelles per incontrare i presidenti del Consiglio Europeo e della Commissione Europea, Herman Van Rompuy e Josè Manuel Barroso. L'incontro verterà sul consolidamento dei rapporti Usa-Ue nel far fronte unito contro la Russia e dare maggior impulso all'accordo di libero scambio transatlantico.

Dopo il vertice Usa-Ue, il presidente americano Barack Obama incontrerà nel pomeriggio il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen. Il colloquio sarà concentrato "sul fermo impegno dell'Alleanza alla difesa collettiva, la crisi in Ucraina, le relazioni con la Russia". Lo indica in una nota l'ufficio stampa dell'Alleanza Atlantica.

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