lunedì 27 febbraio 2017

Zelandia: gli scienziati scoprono un nuovo continente



La Zealandia è un continente quasi completamente sommerso che affondò dopo essersi staccato 85-130 milioni di anni fa dall'Antartico e 60-85 milioni di anni fa dall'Australia.

Un ottavo continente potrebbe andare ad aggiungersi ai sette già conosciuti: è la Zealandia e, secondo i geologi, è sommerso per il 94% dalle acque dell'Oceano Pacifico. Si trova a est dell'Australia e le sue terre emerse oggi sono conosciute come Nuova Zelandia e Nuova Caledonia.

Un 'piccolo' continente mai considerato tale fino ad ora e che, come è spiegato nello studio Zealandia: Earth's Hidden Continent pubblicato dal GSA Today Archive del Journal of The Geological Society Of America, si estendeva per ben 4,9 milioni di metri quadrati di terra, più o meno 2/3 dell'Australia, dalla quale si sarebbe ''separato'' tra i 60 e gli 85 milioni di anni fa. E la cui frattura ancora adesso è visibile sulla costa del Queensland, lungo il Cato Trough, dove le due croste continentali distano solo 25 km l'una dall'altra.

''Non è solo un nome da aggiungere alla lista dei continenti conosciuti'' ha spiegato l'autore della ricerca alla Bbc, Nick Mortimer, aggiungendo che ''l'esplorazione delle terre sommerse ci aiuterà a comprendere meglio la coesione e la frammentazione della crosta continentale''. A ipotizzare l'esistenza della Zealandia era stato già nel 1995 Bruce Luyendyk, geofisico dell'Università della California,  che all'epoca credeva che quel territorio possedesse quasi tutti i requisiti per essere appellato "continente". Da allora altri tentativi di riconoscimento sono stati fatti, ma senza successo. Se l'ultimo tentativo degli scienziati andrà a buon fine sarà una svolta storica per la conoscenza della nostra Terra, ma non solo: la scoperta potrà avere anche risvolti politici ed economici e sollevare questioni in merito all'appartenenza di un territorio vasto e potenzialmente ricco di risorse.

Ancora oggi studiamo i movimenti tettonici che hanno modificato nel millenni la crosta terrestre e gli scienziati formulano nuove ipotesi, tali da potere riscrivere la storia del nostro pianeta rispetto a quella che studiamo oggi sui libri scolastici.

Quanti pensate che siano i continenti? Generalmente in Italia si usa il modello a sei continenti, quello che distingue Africa, America, Antartide, Asia, Europa, Oceania, ma dipende molto dal senso che volete dare al concetto di “continente”. Nei paesi anglosassoni, per esempio, si usa il modello a sette continenti, che distingue anche Nord America e Sud America, e ora un gruppo di geologi neozelandesi – autore di un articolo da poco pubblicato sulla rivista scientifica GSA Today –  ha chiesto che ne venga riconosciuto uno nuovo: la Zealandia, una enorme massa di terra di cui, per farla semplice, la Nuova Zelanda è la più evidente parte emersa.

In realtà non esiste un modo univoco per definire cosa sia un continente: dal punto di vista geografico, tenendo quindi conto della storia e degli aspetti culturali, Asia ed Europa sono per esempio due continenti distinti, ma dal punto di vista geologico sono una cosa sola. Non esiste nemmeno un organo internazionale incaricato di stabilire cosa sia un continente e cosa no, come invece fa l’Unione Astronomica Internazionale con stelle, pianeti e asteroidi. Per questo non c’è nessuno che possa formalmente accogliere la richiesta dei geologi neozelandesi.

Dal punto di vista geologico i continenti sono grandi masse di terre, in parte emerse e in parte no, distinguibili dal resto della superficie terrestre secondo quattro criteri fondamentali: essere più in alto rispetto alla crosta oceanica circostante; avere una storia geologica diversa dalle altre masse continentali; coprire un’area ben definita ed essere pezzi di crosta terrestre (lo strato più esterno della Terra, sotto cui c’è il mantello) più spessi di quelli che ci sono sotto gli oceani. In questo senso sono continenti l’Africa, l’Eurasia, l’Oceania, il Nord America, il Sud America e l’Antartide, con tutte le terre sommerse ma non tanto profonde che li circondano. Secondo Nick Mortimer dell’istituto di ricerca neozelandese GNS Science e i suoi colleghi, la Zealandia, una massa di quasi cinque milioni di chilometri quadrati sommersa al 94 per cento che si trova a est dell’Oceania, ha il diritto di essere considerata uno dei continenti, il settimo secondo l’accezione geologica.

La parte non sommersa della Zealandia è data dalle due isole maggiori della Nuova Zelanda, la Nuova Caledonia e altre isole più piccole. Il resto, la parte sommersa, si può vagamente vedere osservando la Nuova Zelanda da Google Earth: è di un blu più chiaro rispetto a quello del centro dell’oceano Pacifico. La sua dimensione è pari più o meno al 5 per cento di quella della Gondwana, il supercontinente che per 330 milioni di anni, tra 510 e 180 milioni di anni fa, unì il Sud America, l’Africa, l’India, l’Antartide e l’Oceania. Secondo gli studi di Mortimer e dei suoi colleghi la Zealandia è divisa dal punto di vista geologico dall’Australia; si staccò dalla Gondwana circa 100 milioni di anni fa e sprofondò tra 85 e 60 milioni di anni fa: ha caratteristiche diverse dal continente più vicino, da cui è visibilmente divisa se si considerano i confini dell’area sommersa.

Della possibilità che la Zealandia sia considerata un continente si parla da diverso tempo e il nome è stato coniato nel 1995 dal geofisico americano Bruce Luyendyk. Finora la massa continentale che corrisponde a questo nome è stata considerata un microcontinente, come il Madagascar, la Groenlandia, la zona delle isole Mascarene (tra cui Riunione e Mauritius) e delle Seychelles, e altre isole più piccole.

È da quasi vent’anni che Mortimer e gli altri geologi del GNS stanno cercando di far riconoscere la Zealandia come un continente e l’articolo appena pubblicato rappresenta lo studio più tecnico che abbiano fatto finora. La ragione per cui secondo loro sarebbe utile considerare la Zealandia un continente è che darebbe più attenzione al modo in cui la maggior parte della sua massa si è assottigliata ed è finita sommersa dopo essersi separata dall’Australia; e aiuterebbe forse a capire le diversità della flora e della fauna locale. La maggior parte della comunità scientifica sembra d’accordo con le conclusioni del GNS, ma secondo alcuni geologi tutta la faccenda è irrilevante dal punto di vista concreto. Per il geologo Peter Cawood dell’Università di Melbourne, intervistato da Nature, chiedere che la Zealandia sia considerata un continente è come fare collezione di francobolli, «che senso ha, davvero?».

I continenti della Terra non sarebbero sei, come ritenuto finora, ma sette: gli scienziati hanno scoperto l'esistenza di "Zealandia", un’area di quasi 5 milioni di chilometri quadrati (più o meno la stessa grandezza del subcontinente indiano), sommersa per il 94% e situata intorno alla Nuova Zelanda. Ne farebbero parte anche la Nuova Caledonia, le Isole Norfolk, l’isola di Lord Howe, le scogliere di Elizabeth e Middleton nel sudovest dell’Oceano Pacifico.

La ricerca è stata pubblicata su Gsa Today, la rivista della Geological Society of America. "Non è stata una scoperta improvvisa ma una presa di consapevolezza graduale - si legge nello studio -. Dieci anni fa non avremmo avuto i dati che abbiamo oggi per affermare una cosa simile". Tramite mappe satellitari e carte batimetriche, i ricercatori credono oggi di essere in grado di provare la sua esistenza: "Se gli oceani fossero prosciugati - ha spiegato Nick Mortimer, geologo di Dunedin - Zealandia sarebbe riconosciuta già da tempo come settimo continente del mondo".

Zealandia non sarebbe un'insieme di frammenti continentali, in parte sommersi: gli scienziati ritengono che sia un continente unitario e sterminato, che, come India, Australia, Antartide, Africa e America del Sud, faceva parte un tempo del supercontinente Gondwana. L'enorme territorio si sarebbe diviso e in parte sarebbe sprofondato nel Mesozoico, tra 60 e 85 milioni di anni fa.

E' recente un altro studio, firato da un team di geologi dell’Università di Witwatersrand, che ridisegna gli antichi continenti individuandone un altro nelle terre sommerse sotto le isole Mauritius: è Mauritia, frammento dell'antico continente Gondwana (dalla cui rottura oltre 200 milioni di anni fa si formarono Africa, India, Australia, Sud America e Antartide) e staccatosi dal Madagascar 80 milioni di anni fa, per venire poi ricoperto dalle eruzioni vulcaniche successive.

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