mercoledì 17 gennaio 2018

Le criptovalute del mondo




Dopo un 2017 di grandissima vivacità, è giunto il momento di fare un po’ di ordine nel settore delle criptovalute, e riassumere quali sono le valute digitali più importanti del mondo in termini di capitalizzazione.

Non è Bitcoin la criptovaluta con il maggior rialzo, anzi è una moneta quasi del tutto sconosciuta al di fuori del circuito degli esperti: Nem è passata da 0,003 dollari a inizio 2017 a 1,45. Criptovaluta relativamente giovane, nata nel 2015 come strumento di pagamento e per transazioni di smart asset sulla base di una blockchain originale centrata su proof of importance, indirizzi a firma multipla e messaggi criptati: il software è in fase di valutazione da parte di società finanziarie giapponesi.

Già ampiamente utilizzato da circuiti bancari tradizionali per transazioni multicurrencies e pagamenti transfrontalieri, Ripple è balzato nell'ultimo scorcio del 2017 (fino a salire al secondo posto tra tutte le criptovalute per capitalizzazione di mercato dietro a Bitcoin) sull'onda dell'annuncio di un consorzio di banche asiatiche, in particolare giapponesi, per la sperimentazione della criptovalute per un nuovo sistema di carte di pagamento. A differenza di Bitcoin, ha una blockchain centralizzata, in mano a soggetti privati.

Nata nel 2014 dal protocollo di Ripple, Stellar Lumens si va affermando nella prospettiva di un sistema rapido ed efficiente (con transazioni concluse in 2-5 secondi) basato su una blockchain pubblica e distribuita. Anch'essa viene utilizzata per pagamenti crossborder, foreign exchange e rimesse.

Probabilmente la criptovaluta più promettente, Ethereum si basa su una piattaforma aperta ad “applicazioni decentrate” con utilizzi diversificati, basandosi si una blockchain costruita appositamente per gli “smart contract”, vale a dire per permettere a due parti di chiudere automaticamente un contratto al verificarsi di determinate condizioni, senza bisogno di una terza parte.

Offre transazioni istantanee e private e gestisce un modello autosostenuto e autofinanziato che consente al network Dash (contrazione di digital cash, inizialmente XCoin poi Darkcoin) di remunerare singoli e aziende per lavori che aggiungano valore alla rete. Da questo modello è nata la prima organizzazione autonoma decentrata (Dao). La sua performance finanziaria è parziale, e quindi ancora più rimarchevole, essendo nata a metà di settembre 2017 da un'idea di Justin Sun, che negli ultimi giorni ha lanciato ipotesi imminenti di partnership per la criptovaluta “made in China”: tra le voci più insistenti per il sistema di pagamento specializzato nell'ecommerce c'è quella di un accordo con il colosso cinese Alibaba.

Bitcoin Cash è una diramazione del Bitcoin che era stato annunciato come la “vera” visione di Bitcoin: il 1 agosto 2017, tutti coloro che detenevano Bitcoin ricevettero una quantità uguale di Bitcoin Cash quale frutto della “scissione” così determinata. Sostenuto principalmente dall'investitore Roger Ver, da Jihan Wu e da Craig Wright, BCH è nato con lo scopo di risolvere i problemi di scalabilità di Bitcoin con blocchi di 2 MB, il doppio di quelli di Bitcoin.

Se Bitcoin è l'”oro digitale”, Litecoin è noto come l'”argento digitale”, spesso utilizzato come laboratorio per sperimentare innovazioni da utilizzare per Bitcoin: in particolare si basa su un algoritmo semplificato per i miners, che richiede minor capacità di calcolo. Permettendo a Litecoin di guadagnare in efficienza.

Cardano è in sostanza l'evoluzione di Ethereum, una piattaforma basata su blockchain per smart contract creata da Charles Hoskinson, il cofondatore di Ethereum. Con l'obiettivo di dare vita a una piattaforma aperta, che risponda al meglio alle esigenze degli utenti, privati e aziende, anche integrandosi con sistemi concorrenti.

IOTA è un sistema unico nel suo genere, e a differenza di quasi tutte le altre criptovalute, non opera su una vera e propria blockchain. Piuttosto, il suo “libro mastro” opera attraverso una rete chiamata Tangle, con l’obiettivo di agire come comunicatore tra varie entità in un ambiente Internet of Things (IoT). In futuro, l'idea è che IOTA potrà diventare il metodo con cui i dispositivi intelligenti interagiranno tra loro.

Tutti parlano di Bitcoin, ma alla fine la “regina” delle criptovalute ha messo a segno un balzo del 1.400 per cento, tra alti e bassi da brivido, che impallidisce davanti alle performance viste finora. Bitcoin nasce come sistema di pagamento distribuito e senza autorità centrali, rappresentando la prima applicazione della blockchain: in realtà non si è affermato come strumento di pagamento. Piuttosto come riserva di valore, come oro per l'era digitale. Per ora da questo punto di vista ha mantenuto le promesse.



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