I Beatles decidono di accettare la sfida di Rolling Stones, Beach Boys, Byrds e Dylan. Così nasce Sgt Pepper, il loro capolavoro.Rock allo stato puro, una copertina entrata nella storia, tredici canzoni perfette. Il primo giugno del 1967, mezzo secolo fa, usciva l’opera manifesto dei Beatles. Per lʼanniversario è uscito un film documentario e una versione deluxe del disco.
Il mito è nato a partire dalla copertina, dove i quattro Beatles, con un completo sgargiante da band di paese, si trovano circondati da 62 personaggi chiave della storia, da Albert Einstein a Marlon Brando, da Karl Marx a Fred Astaire, Edgar Allan Poe, Karlheinz Stockhausen, Carl Gustav Jung, Bob Dylan e Marilyn Monroe. Ma ci sono anche emeriti sconosciuti (l'italiano Simon Rodia) o controversi (il satanista Aleister Crowley).
L'album è un viaggio cosmico di stratificazione melodica e psichedelica. Un disco confezionato in laboratorio. Sul finire del 1966 i Beatles decidono, infatti, di abbandonare le scene e di dedicarsi al lavoro in studio: 129 giorni per 700 ore di registrazione nelle sale di Abbey Road con il produttore George Martin. Tutt'altro approccio rispetto al debutto a 33 giri del 1963, "Please Please Me", realizzato in meno di quindici ore.
Il disco Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, uno dei loro capolavori. L'album è un viaggio psichedelico: "Immagina te stesso in una barca su un fiume/ con alberi di mandarino e cieli di marmellata,/ qualcuno ti chiama, tu rispondi abbastanza lentamente,/ una ragazza con gli occhi di caleidoscopio". Un disco confezionato in laboratorio. I Beatles avevano deciso di abbandonare le scene e di dedicarsi al lavoro in studio: 129 giorni per 700 ore di registrazione nelle sale di Abbey Road con il produttore George Martin. Tutt'altro approccio rispetto al debutto a 33 giri del 1963, 'Pease Please Me', realizzato in meno di quindici ore. L'obiettivo era trovare nuovi suoni e superare i confini della forma-canzone, un'impresa pionieristica con le tecnologie d'allora e difficilmente replicabile su un palco. Oggi Sgt. Pepper compie dunque cinquant'anni e per l'occasione ritorna nei negozi con una rinnovata versione deluxe: la Anniversary Edition con un mix stereo curato da Giles Martin, il figlio di George scomparso lo scorso anno, e dall'ingegnere del suono Sam Okell. Fino al 2 giugno viene proiettato nelle sale italiane The Beatles: Sgt Pepper & Beyond, il film documentario che racconta i dodici mesi più importanti della carriera della band inglese.
Per la prima volta in un disco furono aboliti gli spazi tra un brano e l’altro (o meglio tra un track e l’altra) così che il tutto fosse percepito come un solo grande racconto musicale. In quel preciso momento ci si accorse che un disco poteva essere il supporto non solo di una manciata di canzoni, ma di una vera e propria opera musicale. Per le canzoni, contagiose, irresistibili (Sgt. Pepper prima e seconda parte) empatiche (With a little help from my friends), lussureggianti (Being for the benefit of Mr. Kite), sognanti (She’s leaving home), esotiche e alternative (Within you without you), psichedeliche (Lucy in the sky with diamonds), complesse e misteriose (A day in the life).
Nel 1966 i Beatles decisero di sospendere i concerti dal vivo, dopo anni di esibizioni senza sosta. Su entrambe le sponde dell’Atlantico i loro rivali stanno andando alla grande. In patria, i Rolling Stones in concerto sono accolti con lo stesso entusiasmo che i fan dedicavano ai Fab Four. Negli Stati Uniti esce Pet Sounds, l’album dei Beach Boys nato come risposta a Rubber Soul dei Beatles. Si fanno strada i Byrds, e John Lennon non nasconde la fascinazione per un musicista che fonde rock, folk e poesia, Bob Dylan. John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr decidono che è l’ora di alzare l’asticella, di spingere ancora oltre la propria arte. Sono le sfide che accettiamo a definire quello che siamo. Ed è da una di queste sfide che nasce questa storia affascinante, quella dell’album Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band, che il primo giugno compie 50 anni (e per questo ne è uscita un’edizione speciale da collezione).
I 33 giri esistevano già, ma è con Sgt Pepper (e con Pet Sounds dei Beach Boys) che diventa qualcosa di più di una semplice raccolta di canzoni. Sgt Pepper, in origine, doveva essere un concept album su Liverpool e l’infanzia dei Fab Four. John Lennon scrive Strawberry Fields Forever, melodia sospesa e onirica su un orfanotrofio in cui, da bambino, un’estate entrò per una festa.
Sul cancello c’era scritto Strawberry Field. Paul sta lavorando a un’altra canzone che rievoca la sua Liverpool d’infanzia, Penny Lane, il nome della via di negozi dove aspettava il tram. Il loro manager, George Martin, decide però di pubblicare i due pezzi in un singolo con due lati A, che esce il 17 febbraio 1967. Così non trovano posto nell’album. Martin lo definirà poi “il più grave errore della mia vita professionale”.
Il sergente Pepe e la banda dei cuori solitari. Così sfuma l’idea del concept album su Liverpool. Paul McCartney, in un viaggio in America, era stato colpito dai nomi assurdi e privi di senso di certe band. Cose del tipo Big Brother And The Holding Company, o Pacific Gas And Electric Band. Era colpito anche dalla mania londinese per i cimeli militari vittoriani. Il tutto si fonde in una canzone allo stesso tempo nostalgica e allegra, Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Il loro roadie Neil Aspinall ha allora un’idea: registrare un album presentandosi non come i Beatles, ma come questa fantomatica band, e ricreare nel disco l’atmosfera di un concerto dal vivo.
In quei tempi John Lennon è di un umore molto lontano da parodie e divertimento. È proprio in uno di quei momenti di indolenza e passività in cui talvolta sprofonda che crea il suo capolavoro. A Day In The Life nasce una mattina, su un divano, mentre legge i giornali e ascolta la tv. Lo colpiscono due notizie. La morte di Tara Browne, 21 anni, erede della famiglia Guinness, in un incidente stradale. E la notizia che a Blackburn il dipartimento di topografia regionale h deciso di contare le buche nelle strade, che erano esattamente 4mila. Nasce così uno dei capolavori dei Beatles, che inizia con le celebri parole “ho letto le notizie oggi, oh ragazzi” (“I read the news today, oh boy”). Lennon chiede al produttore George Martin di dare alla voce l’effetto di eco che Elvis Presley aveva usato in Heartbreak Hotel. E la voce di John sembra uscire da un luogo lontano e desolato… E per portare la canzone a un finale culminante, da fine del mondo, viene usata un’orchestra di 41 elementi a cui viene chiesto di suonare dalla nota più bassa a quella più alta.
L’altro capolavoro dell’album è Lucy In The Sky With Diamonds. La canzone nasce dai romanzi di Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio. La voce di John qui viene fatta passare da George Martin attraverso dei filtri elettronici, che la fanno sembrare come quella di un bambino che segue Alice nella tana del bianconiglio. Paul scrive una stridula introduzione per organo che si sposa perfettamente con la voce di John.
Lucy in the Sky with Diamonds è nota perché le iniziali delle parole formano la sigla Lsd. E per questo verrà immediatamente bandita dalla Bbc. In realtà, lo ha dichiarato John e lo ha confermato Paul, il titolo non ha niente a che vedere con l’Lsd, ma viene da un disegno del figlio di Lennon, Julian, fatto a scuola, che ritraeva una sua compagna.
Sgt Pepper è un album che verrà sempre associato all’Lsd. Ma durante le registrazioni del disco i Beatles non prendono praticamente alcun acido. L’eccitazione in sala nasce dal fatto di spingersi oltre i propri confini, esplorare nuovi territori espressivi e musicali, e tutte le possibilità delle tecnologie in sala di registrazione.
Sgt Pepper costa 25mila sterline, cifra incredibile per l’epoca, e per finirlo ci vogliono quattro mesi ininterrotti di lavorazione. Sgt Pepper arriva nei negozi il primo giugno 1967. La confezione riporta, ed è una novità, tutti i testi stampati nel retro della copertina, e prevede vari gadget in omaggio, come baffi e galloni da sergente fatti di carta e ritagliabili. È un invito alla festa. Tutto studiato per dare inizio a quell’estate del ’67 che sarebbe passata alla storia come “l’estate dell’amore”, la Summer Of Love. Sgt Pepper rimane in testa alle classifiche di vendita inglesi per 27 settimane (vende mezzo milione di copie nella prima settimana) e in quelle americane per 19 settimane.
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