domenica 4 marzo 2018
Record del mondo per Giovanni Soldini
Venti contrari, freddo pungente, mareggiate, temporali e la rottura di un timone: ma Giovanni Soldini arriva lo stesso al traguardo che si prefiggeva, aggiungendo un altro record al suo ricco carnet. Il navigatore italiano raggiunge il ponte di Queen Elizabeth sul Tamigi alle 13:20 ora di Londra, in attesa di rimettere piede a terra un po' più tardi al molo di St Catherine Dock, sotto il Tower Bridge, nel cuore della capitale.
Ce l’ha fatta Soldini. Su Maserati Multi 70 ha battuto il record sulla rotta Hong Kong-Londra coprendo oltre 15 mila miglia (la rotta teorica è invece di 13.000) in 36 giorni, 2 ore, 37 minuti e due secondi cinque giorni meno del primato precedente con l’approdo nella capitale inglese venerdì nel primo pomeriggio. Il trimarano italiano ha percorso 15.083 miglia a una velocità media di 17,4 nodi.
E quello fu stabilito, nel 2008 da Lionel Lemonchois, su un maxi catamarano di 32 metri con dieci uomini di equipaggio: mentre il 52enne skipper milanese realizza l'impresa su una barca più piccola, il Maserati Multi 70, un trimarano di 21 metri, con quattro formidabili compagni di viaggio, un italiano, due spagnoli e un francese, più un meteorologo a terra in costante contatto con lui.Una cartografia online ha permesso agli appassionati di seguire in diretta ogni momento della traversata. Anche su Facebook. L'arrivo è stato un tripudio di "mi piace" e cuoricini, con un urlo di gioia dell'equipaggio. "Siamo super felici ma anche stanchi", dice il velista allo sbarco. "Le ultime 48 ore sono state molto toste. Nella Manica di bolina con tanto vento, tanto mare e un freddo tremendo. Il record è andato benissimo, siamo molto contenti della nostra rotta. La parte più difficile è stata l'ultima: con condizioni meteo più favorevoli in Atlantico avremmo potuto guadagnare altri 3 o 4 giorni, ma va bene così. Anzi non poteva andare meglio, tecnicamente la barca è perfetta. Dall'ultimo cantiere, abbiamo fatto 19.000 miglia ed è tutto a posto, sicuramente c'è il lavoro di preparazione del team. Un ottimo equipaggio".
Dopo aver risalito il Tamigi, dopo 36 giorni di navigazione 2 ore e 38 minuti, e quasi 15.000 miglia percorse, il Maserati multi 70 ha superato il precedente record del 2008 di Lionel Lemonchois, che con un maxi-catamarano di 32,50 metri impiegò 41 giorni, 21h26' a coprire la distanza. Record raggiunto cinque giorni prima del primo marzo. Cinque giorni prima del previsto. Soldini era partito lo scorso 18 gennaio da Hong Kong. Momento più complesso della traversata è stata la rottura del timone, avvenuta nell’Oceano Indiano, e risolta rapidamente dall’equipaggio di Maserati con la sostituzione della pala.
Le gare su questo tracciato cominciarono allora: celebre fu la Great Tea Race del 1866 che vide affrontarsi cinque tra i più moderni e veloci velieri dell'epoca, suscitando un grande seguito sui giornali e concludendosi con i tre primi concorrenti che risalirono il Tamigi insieme, attraccando ai dock Londra a poche ore di distanza l'uno dall'altro.
Ma allora ci vollero 99 giorni di navigazione: Soldini ha impiegato circa un terzo del tempo per il suo mezzo giro del mondo di 13 mila miglia marine, il terzo percorso marino riconosciuto più lungo dopo la circumnavigazione del pianeta e la New York-San Francisco.
La corsa di questa Maserati dei flutti ha ripetuto la mitica rotta dei clipper che trasportavano il tè dalla Cina all'Inghilterra nella seconda metà del diciannovesimo secolo.
Tra Hong Kong e lo Stretto della Sonda, porta d'ingresso nell'Oceano Indiano tra Giava e Sumatra, la navigazione attraverso il mar di Cina del Sud e il mar di Giava somiglia a uno slalom tra isole coralline in una zona dove il traffico marittimo è intenso. Per di più, in questa prima parte del viaggio, si deve attraversare l'Equatore, quindi una zona con poco vento e di grande instabilità meteorologica.
Maserati Multi 70 entra nella Manica prima dell’alba del 22 febbraio. Inizia il trentacinquesimo giorno di navigazione tra la Cornovaglia britannica e la Bretagna e prosegue verso il Sud dell’Inghilterra, prima di riprendere il bordeggio sotto costa, con un freddo pungente. Il giorno seguente si presenta di prima mattina nello Stretto di Dover e gira l’estremità sud orientale dell’Inghilterra per risalire l’estuario del Tamigi poi il fiume fino al ponte.
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